venerdì 8 febbraio 2013

Al Direttore della Gazzetta di Parma

Riporto con piacere il testo integrale della lettera pubblicata oggi dalla Gazzetta di Parma e dal sito www.tempi.it a proposito della soppressione del quoziente Parma da parte del sindaco Federico Pizzarotti e della giunta comunale del Movimento 5 Stelle:


Gentilissimo Direttore,

Pizzarotti ci ha mentito. Ha mentito a me, e ha mentito a Grillo, in data 3 Febbraio sotto il palco di Parma al termine del suo intervento. Sono uno di quei genitori che quella sera si è presentato in piazza con il passeggino vuoto. Ho seguito on-line il consiglio comunale di ieri e sono profondamente amareggiata da quanto lì emerso

 

1)      Non è vero che ad essere colpite dagli aumenti sono le famiglie più ricche. L’abolizione del Quoziente Parma confermata ieri in consiglio comunale, ha aumentato le rette di TUTTI, anche delle famiglie con ISEE di 6560 euro, con aumento maggiore quanto maggiore è il numero dei figli. E questa non è una mia supposizione, lo confermano i dati, dati che ci sono stati consegnati direttamente dalla vicesindaco Paci. A titolo di esempio le faccio il mio caso personale, ampiamente documentabile: 5 figli, ISEE 20100, aumento della retta del nido per la più piccola a gennaio: 73%.

2)      Ieri in consiglio comunale è stato ampiamente detto che il quoziente Parma era iniquo, perché l’importo in denaro che veniva scontato sulla retta alle famiglie più povere era minore dell’importo in denaro scontato alle famiglie più ricche. Già questa affermazione è discutibile perché non tiene conto della proporzionalità (la retta degli ISEE più alti è ovviamente più alta e rimane ampiamente più alta pur avendo uno sconto quantitativamente maggiore). Ma diamola pure per vera e fondata. Cos’hanno fatto Pizzarotti e la sua giunta per rendere la situazione più equa? Hanno tolto il beneficio a TUTTI. Hanno tolto anche alle famiglie più povere. Questa è l’equità? E cos’hanno proposto in alternativa? NULLA. Meglio, ci hanno detto: studieremo una soluzione più giusta e più equa. Lo dicano a chi ha già tolto i bimbi dal nido adesso.

3)      Un’alta bugia detta ieri in consiglio comunale: aumenteranno le rette il prossimo anno solo per ISEE superiori a 32000 al nido e 36000 euro alla materna. Sul nido, pur avendo richiesto maggiori dati, sappiamo dal bando, in effetti, soltanto che sopra i 32000 euro si pagheranno 650 euro al mese (1300 per 2 figli), che chi ha ISEE 32000 pagherà 542 euro, chi ha ISEE fino a 6360,17 pagerà 55 euro. In mezzo nulla ancora è dato sapere. Per le materne, invece, è chiaro che gli aumenti partono da ISEE 20.000 euro (ISEE da ricchi no?)

4)      Infine l’ultima bugia di Pizzarotti, la più grossa: domenica sotto il palco ha detto a me e a Grillo che non si poteva fare altro: a causa del debito non ci sono i soldi, non c’era alternativa. Bene, l’assessore Capelli, il giorno dopo, dice che gli aumenti non c’entrano col debito. E finalmente durante il consiglio comunale di ieri esce dalla bocca della dr.ssa Laura Rossi la verità sui motivi che hanno portato all’aumento in corso d’anno delle rette attraverso l’abolizione del QP. E’ stata una scelta politica, perché i soldi si potevano trovare e non si è voluto farlo. Riporto stralci delle parole della Rossi come riferite sulla stampa:

"Finisce qua, questo strumento ha dietro una strumentalizzazione ideologica e politica perché le famiglie veramente in difficoltà non sanno che farsene del Quoziente Parma. …Stiamo parlando di uno strumento politico che fa comodo al centro destra e alla fondazione Forum. ". 

Riporto ancora affermazioni della Rossi questa volta dette prima del consiglio comunale in modo a mio parere poco rispettoso del consiglio stesso : “in merito alla protesta di circa una decina di persone a margine dello Tsunami tour di Beppe Grillo… Sul Qp c'è una polemica strumentale e meramente elettorale. E' un cavallo di battaglia usato da alcuni partiti per far passare questo strumento come aiuto alle famiglie bisognose. In realtà il Qp non è utile a questo scopo e anzi il suo costo peserebbe su chi realmente necessita di una mano".

Nulla di più lontano dalla realtà. Mentre parlava, mi venivano in mente le riunioni del comitato famiglie parma di cui faccio parte, nato solo i 26 gennaio e che conta già 200 famiglie aderenti (quindi almeno 400 persone), le mail che ci scambiamo giornalmente. Ciò che mi passava per la mente era: di cosa sta parlando? MAI, ripeto, MAI tra di noi si è parlato di partiti. Non ho idea di che cosa hanno votato e/o voteranno quelle famiglie e non interessa a nessuno di noi. Anzi, mi correggo, a volte è capitato che qualcuno dicesse: “ho votato Pizzarotti e non è detto che non voti 5 stelle alle politiche”. Il QP non è per noi uno strumento politico, ma ci aiutava concretamente. PUNTO. Ci è stato tolto in corso d’anno e ora molti di noi sono in difficoltà. PUNTO. I figli sono un valore oggettivo, per tutti, che una buona amministrazione dovrebbe  riconoscere anche dal punto di vista economico, questo ci unisce, nient’altro e tantomeno l’appartenenza politica. E poi quanti voti ha preso la dr. ROSSI per essere lì oggi a dire cose di una tale portata. NESSUNO. Non è stata eletta da nessuno, è stata scelta sulla base di un curriculum che, tra le altre cose, riporta una causa vinta con l’amministrazione precedente. Ecco allora il sospetto: l’amministrazione precedente forse metteva a capo gli amici, ora si mettono a capo i nemici di chi c’era prima. Cambia la forma, ma è la stessa cosa. L’amministrazione Pizzarotti, in questo caso, sta facendo il contrario di quel che Grillo dice sui palchi dello Tsunami Tour. Lascia indietro le famiglie con figli, quando si dice che nessuno dovrebbe essere lasciato indietro.

Cordiali saluti

Giuliana Marcon

mercoledì 6 febbraio 2013

Ancora sul quoziente parma, su pizzarotti e sulla giunta del movimento 5 stelle


Dunque, ieri in consigli comunale a Parma, sul quoziente parma abbiamo sentito dire: “è il perché p stato fatto dal centro destra”; “sconto tipo da Zara” (Ageno); “aiuta solo le famiglie con lo stampino tipo chiesa” (Ageno); “i problemi sono ben altri” (Rossi); “è uno strumento ideologico” (Ageno); “lo strumento QP se è costato già troppo è di per se sbagliato; NON AVEVAMO STUDIATO A SUFFICIENZA LO STRUMENTO QUANDO ABBIAMO DETTO CHE ERA BUONO”; “A CONTESTARE Grillo c’erano 4 gatti” (Feci); “il quoziente parma è iniquo e discrezionale” (Furfari); “il quoziente parma premia solo le famiglie perfettine, quelli mamma, papà e figli (Ageno); “i veri poveri non se ne fanno niente del quoziente parma, che aiuta 2.000 famiglie su 85.000 e soprattutto è una invenzione propagandistica delle giunte di centro destra in Italia sospinte dal forum delle famiglie” (Rossi). Tutti gli ordini del giorno delle opposizioni sono stati bocciati: il quoziente parma viene cancellato risparmiando euro 400.000,00 circa; in compenso vengono spesi euro 250.000,00 per l’agenda digitale: così le mamme che dovranno stare a casa dal lavoro perché non posso sostenere i rincari delle rette degli asili potranno navigare più velocemente. CHE SCHIFO!!!!

venerdì 1 febbraio 2013

Quoziente Parma: si o no?


QUOZIENTE PARMA, EQUITA' E COERENZA

 

I consiglieri del Movimento 5 Stelle, in occasione della discussione del bilancio preventivo 2013 del Comune di Parma, hanno definito il Quoziente Parma 'non equo'.

Credo che la miglior risposta a questa affermazione, sia questo comunicato:

 

“In questi giorni si è appreso che il “Quoziente Parma”, una misura a sostegno delle famiglie numerose e/o bisognose che ha come obiettivo correggere il punteggio Isee ed ottenere degli sgravi, è stato sospeso, per non aggravare la situazione del comune con ulteriori costi e carichi burocratici, in attesa di una normativa specifica da parte del governo.
La politica cittadina non ha perso questa occasione per provare a “mettere il cappello” su un’iniziativa che ha avuto successo ed ha colto nel segno delle esigenze delle famiglie. A seconda dei casi infatti, e soprattutto se chi ha promosso l’iniziativa é dell’opposto schieramento, si cerca di ricordare che “in quell’occasione” si era stati pro o contro.
Perdendo così di vista il bene delle famiglie e della collettività, arrovellati nell’eterna lotta del “chi lo aveva detto prima”, sottovalutando che, chiedendo con forza congiuntamente un provvedimento, si risulterebbe più incisivi.
Quando un’iniziativa è buona, andrebbe sostenuta, senza badare al “colore” di chi la sta proponendo.
In questo caso non va approfondito”cosa si sarebbe dovuto fare ieri”, ma il “cosa si può fare “oggi” per non perdere quel sostegno e cercare di recuperare i fondi necessari da altre voci del già martoriato bilancio.
La nostra proposta è di spostare alcune spese per garantire la continuità di questo metodo di calcolo, per avere poi il tempo necessario alla stabilizzazione delle norme nazionali o al reperimento dei fondi necessari su altre voci di spesa.
L’IMU porterà 35 milioni di euro in più, possibile che nulla di tutto ciò possa essere messo a disposizione delle famiglie?
Noi pensiamo non solo che si possa, ma che si debba fare per lasciare una delle poche forme di equità fiscale proposte nell’amministrazione pubblica.”.

 

Premetto subito: non l'ho scritta io. Non l'ha scritto nessuno del Comitato Famiglie Parma. Non l'ha scritta nessuna associazione famigliare. E nemmeno nessun esponente della minoranza. Non l'ha scritta neanche una famiglia arrabbiata per aver avuto un aumento delle rette anche del 70% in corso d'anno.

Ma allora, chi l'ha scritta?

Ma ovviamente il Movimento 5 Stelle di Parma, sul suo sito ufficiale, esattamente un anno fa!!! Basta andare sul seguente link: http://parma5stelle.it/wp/2012/01/quoziente-parma/

E' questa la coerenza del M5S? Come mai, dopo che Pizzarotti aveva promesso in campagna elettorale e scritto nelle linee programmatiche 2012-2017 che avrebbe mantenuto il Quoziente Parma, dopo che aveva continuato a definire il Quoziente Parma uno strumento equo, malgrado lo avesse appena sospeso, come mai ora viene detto che non è più equo?

La verità è una sola. Il Sindaco Pizzarotti ha delegato la materia, su cui evidentemente non aveva competenza adeguata, a persone ideologicamente 'famigliofobe', che, per diversi motivi, hanno sistematicamente smontato quanto di buono fatto sulla famiglia a Parma. Senza preoccuparsi minimamente delle conseguenze che questo avrebbe comportato per le famiglie di Parma, e per la stessa amministrazione Pizzarotti. Ormai infilatosi nel tunnel, con le proteste a 360', il M5S ha optato per la difesa ad oltranza delle posizioni, anche se sbagliate e, soprattutto, contrarie al mandato con cui il 60% delle famiglie hanno votato Pizzarotti. Una difesa da forte Apache in cui viene smentito anche quanto creduto, detto e scritto nero su bianco, pur di sopravvivere.

Per il bene della città, delle famiglie di Parma, della Amministrazione stessa, è opportuno che Pizzarotti faccia il bel gesto di ripristinare il Quoziente Parma e rivedere gli aumenti delle tariffe su nidi e materne previsti da settembre. Faccia un passo indietro per farne due in avanti. Tra le famiglie e  le persone a lui vicine che ne sono ideologicamente avverse, scelga le famiglie. Ed i figli, che sono il futuro della nostra società.