QUOZIENTE PARMA, EQUITA' E COERENZA
I consiglieri del Movimento 5 Stelle, in occasione della
discussione del bilancio preventivo 2013 del Comune di Parma, hanno definito il
Quoziente Parma 'non equo'.
Credo che la miglior risposta a questa affermazione, sia
questo comunicato:
“In questi giorni si è appreso che il “Quoziente Parma”, una
misura a sostegno delle famiglie numerose e/o bisognose che ha come
obiettivo correggere il punteggio Isee ed ottenere degli
sgravi, è stato sospeso, per non aggravare la situazione del comune con
ulteriori costi e carichi burocratici, in attesa di una normativa specifica da
parte del governo.
La politica cittadina non ha perso questa occasione per provare a “mettere il cappello” su un’iniziativa che ha avuto successo ed ha colto nel segno delle esigenze delle famiglie. A seconda dei casi infatti, e soprattutto se chi ha promosso l’iniziativa é dell’opposto schieramento, si cerca di ricordare che “in quell’occasione” si era stati pro o contro.
Perdendo così di vista il bene delle famiglie e della collettività, arrovellati nell’eterna lotta del “chi lo aveva detto prima”, sottovalutando che, chiedendo con forza congiuntamente un provvedimento, si risulterebbe più incisivi.
Quando un’iniziativa è buona, andrebbe sostenuta, senza badare al “colore” di chi la sta proponendo.
In questo caso non va approfondito”cosa si sarebbe dovuto fare ieri”, ma il “cosa si può fare “oggi” per non perdere quel sostegno e cercare di recuperare i fondi necessari da altre voci del già martoriato bilancio.
La nostra proposta è di spostare alcune spese per garantire la continuità di questo metodo di calcolo, per avere poi il tempo necessario alla stabilizzazione delle norme nazionali o al reperimento dei fondi necessari su altre voci di spesa.
L’IMU porterà 35 milioni di euro in più, possibile che nulla di tutto ciò possa essere messo a disposizione delle famiglie?
Noi pensiamo non solo che si possa, ma che si debba fare per lasciare una delle poche forme di equità fiscale proposte nell’amministrazione pubblica.”.
La politica cittadina non ha perso questa occasione per provare a “mettere il cappello” su un’iniziativa che ha avuto successo ed ha colto nel segno delle esigenze delle famiglie. A seconda dei casi infatti, e soprattutto se chi ha promosso l’iniziativa é dell’opposto schieramento, si cerca di ricordare che “in quell’occasione” si era stati pro o contro.
Perdendo così di vista il bene delle famiglie e della collettività, arrovellati nell’eterna lotta del “chi lo aveva detto prima”, sottovalutando che, chiedendo con forza congiuntamente un provvedimento, si risulterebbe più incisivi.
Quando un’iniziativa è buona, andrebbe sostenuta, senza badare al “colore” di chi la sta proponendo.
In questo caso non va approfondito”cosa si sarebbe dovuto fare ieri”, ma il “cosa si può fare “oggi” per non perdere quel sostegno e cercare di recuperare i fondi necessari da altre voci del già martoriato bilancio.
La nostra proposta è di spostare alcune spese per garantire la continuità di questo metodo di calcolo, per avere poi il tempo necessario alla stabilizzazione delle norme nazionali o al reperimento dei fondi necessari su altre voci di spesa.
L’IMU porterà 35 milioni di euro in più, possibile che nulla di tutto ciò possa essere messo a disposizione delle famiglie?
Noi pensiamo non solo che si possa, ma che si debba fare per lasciare una delle poche forme di equità fiscale proposte nell’amministrazione pubblica.”.
Premetto subito: non l'ho scritta io. Non l'ha scritto
nessuno del Comitato Famiglie Parma. Non l'ha scritta nessuna associazione
famigliare. E nemmeno nessun esponente della minoranza. Non l'ha scritta
neanche una famiglia arrabbiata per aver avuto un aumento delle rette anche del
70% in corso d'anno.
Ma allora, chi l'ha scritta?
Ma ovviamente il Movimento 5 Stelle di Parma, sul suo sito
ufficiale, esattamente un anno fa!!! Basta andare sul seguente link: http://parma5stelle.it/wp/2012/01/quoziente-parma/
E' questa la coerenza del M5S? Come mai, dopo che Pizzarotti
aveva promesso in campagna elettorale e scritto nelle linee programmatiche
2012-2017 che avrebbe mantenuto il Quoziente Parma, dopo che aveva continuato a
definire il Quoziente Parma uno strumento equo, malgrado lo avesse appena
sospeso, come mai ora viene detto che non è più equo?
La verità è una sola. Il Sindaco Pizzarotti ha delegato la
materia, su cui evidentemente non aveva competenza adeguata, a persone
ideologicamente 'famigliofobe', che, per diversi motivi, hanno sistematicamente
smontato quanto di buono fatto sulla famiglia a Parma. Senza preoccuparsi
minimamente delle conseguenze che questo avrebbe comportato per le famiglie di
Parma, e per la stessa amministrazione Pizzarotti. Ormai infilatosi nel tunnel,
con le proteste a 360', il M5S ha optato per la difesa ad oltranza delle
posizioni, anche se sbagliate e, soprattutto, contrarie al mandato con cui il
60% delle famiglie hanno votato Pizzarotti. Una difesa da forte Apache in cui
viene smentito anche quanto creduto, detto e scritto nero su bianco, pur di
sopravvivere.
Per il bene della città, delle famiglie di Parma, della
Amministrazione stessa, è opportuno che Pizzarotti faccia il bel gesto di
ripristinare il Quoziente Parma e rivedere gli aumenti delle tariffe su nidi e
materne previsti da settembre. Faccia un passo indietro per farne due in
avanti. Tra le famiglie e le persone a
lui vicine che ne sono ideologicamente avverse, scelga le famiglie. Ed i figli,
che sono il futuro della nostra società.
Nessun commento:
Posta un commento